La Taverna

Nel cuore di Mezzocannone

Nel 1990 Alfonso Gallotti scelse un angolo sulle rampe che collegano la strada di Mezzocannone con il largo su cui si affaccia una delle quattro basiliche della città, per aprire la sua Taverna (prima di lui un gruppo di amici guidati da Antonella Poppa aveva avuto il locale che si chiamava "a'rariata", cioè rampe di scale). La scelta di Alfonso fu decisamente coraggiosa: in una Napoli non ancora divenuta meta turistica, in un luogo sconosciuto ai più, Alfonso creò uno spazio caldo e accogliente dove aveva trovato la sua casa l'antica cucina napoletana, quella dei mangiatori di verdura, un luogo dove si avvertiva la profondità di una storica cultura che il taverniere sembrava aver naturalmente ereditato dalla strada.

La Taverna dell'Arte diventa dagli anni '90 un riferimento per molti napoletani e forestieri alla ricerca di un luogo dove ritrovare i sapori antichi e originali della cucina napoletana che sono il frutto della sua storia millenaria, delle varie dominazioni che si sono susseguite. La Taverna dell'Arte oggi vuole continuare la strada tracciata. Lo chef Marco Di Martino e il taverniere Marcellino Amato vi accolgono negli ambienti caldi come una casa con una cucina che vuole attingere alla tradizione, per aggiungere personali e originali proposte e condividere con gli ospiti il tempo dell'accoglienza.

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